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Intelligenza artificiale

Sezione internazionale

Benvenuti nella nostra sezione Artificial Intelligence CMS Insights per l'Italia, che fornisce alcuni temi caldi sull'intelligenza artificiale.

11/03/2024
Looking ahead to the EU AI Act
Introduction In February 2024 EU lawmakers reached an agreement on the “Regulation laying down harmonised rules on artificial intelligence” (the so-called AI Act). The final adoption and entering into force of this of this ground-breaking law is now imminent. The European Parliament adopted the AI Act by a large majority on 13 March 2024. Following alinguistic and systematic revision by the legal teams, a corrigendum implementing the changes following from this review was adopted on 17 April 2024 by the European Parliament. This final text now requires formal approval by the Council of the European Union, which is expected for May 2024. With this  adoption of the world’s most significant legislation on Artificial Intelligence, solidifying its position as a pioneer among global legislators. This initiative aims to establish and reinforce the EU’s role as a premier hub for AI while ensuring that AI development remains focused on human-centered and trustworthy principles. To expedite the achievement of these goals, on 8 December 2023, after three days of debate, the European Parliament and the Council of the European Union finally reached a provisional agreement on the “Proposal for a Regulation laying down harmonised rules on artificial intelligence” (the so-called AI Act), which aims to ensure that AI systems placed on the European market are safe and respect the fundamental rights and values of the EU. Subsequent to this provisional agreement, technical refinement of the AI Act continued to finalise the regulation’s details and text. After a long and complex journey that began in 2021 with the European Commission’s proposal of a draft AI Act, this new regulation is expected to be passed into law in spring 2024. The AI Act aims to ensure that the marketing and use of AI systems and their outputs in the EU are consistent with fundamental rights under EU law, such as privacy, democracy, the rule of law and environmental sustainability. Adopting a dual approach, it outright prohibits AI systems deemed to pose unacceptable risks while imposing regulatory obligations on other AI systems and their outputs. The new regulation, which also aims to strike a fair balance between innovation and the protection of individuals, not only makes Europe a world leader in the regulation of this new technology, but also endeavours to create a legal framework that users of AI technologies will be able to comply with in order to make the most of this significant development opportunity. In this article we provide a first overview of the key points contained in the text of the AI Act1This article (including the relevant citations below) is based on AIA Corrigendum as adopted by the European Parliament on the 17 April 2024. This article (in­clu­foot­no­te that companies should be aware of in order to prepare for the implementing regulation.

Opportunità e rischi dell'IA

L'IA sta aprendo opportunità di trasformazione in tutti i settori dell'attività umana, ma allo stesso tempo pone rischi unici per le aziende, i governi e la società nel suo complesso. Queste opportunità e questi rischi legali presentano un'ampia gamma di sfide etiche, legali e normative. La portata, la velocità e la natura della risposta a queste sfide avranno un impatto significativo sull’efficace implementazione dell'IA in modo da bilanciare il benessere umano e la crescita economica.

 Lo scenario normativo dell'IA in Europa

Ad oggi (febbraio 2024), il Regolamento europeo sull'intelligenza artificiale dell'Unione Europea ("AI Act") ha raggiunto sia il consenso politico che l'approvazione all'unanimità da parte del Consiglio dei Ministri dell'UE e la sua entrata in vigore è imminente (anche se la Legge dovrebbe diventare vincolante solo nel 2025). Questo Regolamento è parte e pietra angolare della più ampia strategia europea sull'intelligenza artificiale, che comprende diverse altre pubblicazioni della Commissione, come il Piano coordinato sull'intelligenza artificiale, destinato a rafforzare l'adozione dell'IA, gli investimenti e l'innovazione nell'IA nell'UE, e il Libro Bianco sull'Intelligenza Artificiale, in cui la Commissione si è impegnata a promuovere l'adozione dell'intelligenza artificiale e ad affrontare i rischi associati ad alcuni dei suoi usi. Allo stesso tempo, la Commissione intende assicurarsi che le persone danneggiate dai sistemi di intelligenza artificiale godano dello stesso livello di protezione delle persone danneggiate da altre tecnologie e ha pubblicato una proposta di direttiva sull'adattamento delle norme di responsabilità civile extracontrattuale all'intelligenza artificiale (la "direttiva sulla responsabilità da intelligenza artificiale") nel settembre 2022. La proposta è ancora all'inizio dell'iter legislativo.

 Lo scenario normativo dell'IA in Italia

In attesa dell'ormai imminente entrata in vigore della legge sull'IA, l'Italia ha già avviato alcune altre iniziative normative incentrate sull'IA.

  • Nell'ottobre 2023 il Garante per la protezione dei dati personali ha emanato il "Decalogo per la realizzazione di servizi sanitari nazionali attraverso sistemi di Intelligenza Artificiale" che delinea dieci principi chiave per un'integrazione responsabile dell'intelligenza artificiale (IA) in ambito sanitario. Il decalogo non introduce novità sostanziali, in quanto questa iniziativa mira a garantire che l'uso dell'IA sia conforme ai principi del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (RGPD), ponendo l’accento sui temi della trasparenza, non discriminazione e sicurezza dei dati.
  • Nel novembre 2021 l'Italia ha adottato, con il passaggio in Consiglio dei Ministri, il Programma Strategico per l’Intelligenza Artificiale 2022-2024 che, come deciso a livello comunitario, individua e delinea ventiquattro politiche da attuare entro il 2024. Queste politiche sono considerate essenziali per il nostro Paese per mantenere la competitività tecnologica sulla scena internazionale e per tradurre i risultati della ricerca in valore aggiunto per l'industria. Questo approccio mira ad affrontare le sfide tecnologiche e sociali del prossimo futuro in condizioni favorevoli al loro sostegno e superamento.

 Oltre a queste iniziative locali, l'Italia ha contribuito, insieme agli altri membri del G7, alla creazione del Codice di Codice di condotta internazionale per i sistemi avanzati di IA, frutto del processo di Hiroshima 2023. I principi adottati dal G7 forniscono indicazioni alle organizzazioni che sviluppano, distribuiscono e utilizzano sistemi avanzati di intelligenza artificiale, come i modelli di base e gli strumenti di IA generativa, per promuoverne la sicurezza e l'affidabilità.

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